*…decidi di aprire la lettera.

Trattieni il fiato ed incominci ad investigare. La calligrafia è rotonda e infantile. Cancellature ed errori a perdita d'occhio. Gli accenti sono apostrofi e manca la lettera capitale a molte parole. Ad ogni angolo ci sono piccoli disegnini di ogni genere. Molte macchie fanno presumere che il misterioso mittente ci abbia starnutito sopra.

Una volta finito di osservarla, inizi a leggere a bassa voce…









io non so chi sono. io non so cosa faccio

so che mi piacciono i fiori. sono meravigliosi e li amo da sempre. voglio starli a guardare e accarezzarli e scoprire che odore hanno. non l’ho mai fatto. mi hanno raccontato che è da femmine e quindi mi deve piacere altro, magari faccio finta di seguire il calcio cosi’ gli altri a scuola mi vengono a parlare.

quei fiori gli ho strappati e bolliti e filtrati, dai petali ci ho fatto colori, col pennello mi sono dipinto addosso per essere il colore preferito di altri. Ho dipinto il mio cuore di bianco, ho dipinto le mie braccia di rosso i miei polmoni di nero la mia faccia di blu e ho continuato a dipingere e dipingere finche’ ogni colore che aggiungevo si mischiava con l’altro e ogni colore che aggiungevo mi sporcava e mi aggravava. e ho aggiunto colori finche’ un giorno mi sono accorto avevo dimenticato di che colore fossi all’inizio. mi sono spaventato tantissimo. e ancora ho paura perche’ ancora non mi ricordo, mi sa che non mi ricorderò mai piu’, ci ho fatto pace. adesso sono di un altro colore. pace.

il fatto è che è un colore brutto, lo odio. lo guardo e mi viene da piangere e mi vergogno che mi viene da piangere. E amo il fatto che sia un po’ malinconico, in quel colore rivedo tutti, mi sono rimasti tutti addosso. tutti quei colori mi hanno fatto diventare un quadro disastrato. non è un bel quadro, ma ci sono proprio tutti. nel bene e nel male e nel non so decidere.

il punto è che non capisco se smettere di darmi pena per quello che sono o remare con tutta la mia forza contro le cose che non mi vanno giu’ di me stesso. trovare persone dai pessimi gusti alla quale piaccio non è una soluzione perche’ il problema è quello che penso io di me. grazie di cuore comunque .

non capisco nemmeno se ho mai smesso di dipingere. Sono tutti fantastici, sono tutti unici. ho tutto da imparare. ho solo da imparare. anche io vorrei poter significare il mondo per qualcuno, ma non ho nulla. non ho nulla e quindi freddamente costruisco torri. Vorrei poter smettere di farlo. Vorrei non avere queste esperienze. Vorrei non aver nessuna esperienza. Vorrei non aver mai dovuto imparare niente.

ma ho imparato e ho smesso di strappare fiori. Quanta violenza ho impartito su me stesso mi ha reso una persona buona. Ci tengo a tutti. Spero che tutti stiano bene, spero che tutti siano felici. Lo spero cosi’ tanto perche’ presumo l’esistenza di una disperata tristezza nascosta nell’animo di tutto coloro che incontro. Spero tu sia okay oggi.

Ho sempre pensato di essere un mostro incapace di provare vero amore verso l’altro, ma recentemente mi sono accorto di che ragionamento stupido sia. Non faccio altro che provare amore, ogni maledettissimo secondo. Ho sempre cercato di sotterrarlo e seppellirlo per paura di farmi tanto male di nuovo, ma non scappo. Meta’ di me stesso è volta verso gli altri, non posso scappare da questo.

Che paura matta. Sto a scrivere questa lettera d’amore camuffata come qualcosa di profondo o introspettivo, e l’emozione che sto provando facendolo è la paura, come al solito. Non cambio mai. Ho paura di farmi male. Sono pronto. sono pronto e fatemi piu’ male che potete. aggiungete il vostro colore al quadro, sono gratuito per tutti. In cambio vi chiedo di aiutarmi a buttare giu’ le mie fredde e dolci torri. Che da solo non ci riesco, l’ho capito. Le amo e devono sparire.

a volte cerco di rivolgere le gentili parole che immagino di dire agli altri verso di me. Cosi', per vedere come mi farebbe sentire essere capace di poterlo fare spontaneamente.
Ci provo:

Ciao. Sei unica. Ce la stai mettendo tutta. Meriti di essere felice anche tu. Sei bella come un fiore. Grazie per permettermi di esistere. Ti voglio bene.



…stranissimo



vabbe’ dai. vado a letto.
ciao ciao! ti voglio bene !!! <3
























*...e la lettera era finita.